L’America in bilico: il caos al Congresso USA minaccia la stabilità nazionale!

L’America in bilico: il caos al Congresso USA minaccia la stabilità nazionale!
Congresso USA

Negli alberati viali che circondano Capitol Hill, si cela un caos senza precedenti nella storia degli Stati Uniti, nonostante l’apparente tranquillità. All’interno delle grandiose mura del Congresso, una battaglia intestina all’interno del Partito Repubblicano si sta svolgendo per decidere il successore di Kevin McCarthy, spodestato dai sostenitori di Trump. Questi ultimi stanno cercando di imporre il proprio candidato come leader della Camera dei Rappresentanti.

I democratici accusano i repubblicani di aver paralizzato il Congresso, bloccando lavori cruciali come l’approvazione di una legge di bilancio e l’invio di aiuti all’Ucraina. Attualmente, l’unico candidato ufficiale per il ruolo di Speaker è Jim Jordan, un rappresentante dell’Ohio di 59 anni, membro del Congresso dal 2007 e sostenitore di lunga data di Donald Trump. Jordan è noto per la sua ostilità nei confronti del Dipartimento di Giustizia, al quale attribuisce una strumentalizzazione da parte della presidenza di Joe Biden, accusandolo di aver ostacolato le indagini sul figlio di Biden, Hunter.

Tuttavia, il candidato favorito per la successione di McCarthy sembra essere Steve Scalise, un 57enne di origini siciliane e attuale capogruppo repubblicano alla Camera. Matt Gaetz, protagonista del colpo di stato contro McCarthy e membro influente della fazione ‘Maga’, ha elogiato Scalise definendolo un possibile “Speaker fenomenale”. Scalise ha annunciato ufficialmente la sua candidatura, mettendo in evidenza la sua abilità nel unire punti di vista diversi.

Tuttavia, l’ascesa di Scalise è offuscata dai suoi legami passati con il suprematista David Duke, un ex membro del Ku Klux Klan di 73 anni, che ha sostenuto Trump nel 2016. Secondo il New York Times, all’inizio della sua carriera, Scalise si era descritto come “simile a Duke, ma senza il bagaglio del suo controverso passato”.

Nel frattempo, Donald Trump rimane in secondo piano, invitando i repubblicani a non litigare tra di loro, ma a combattere contro la sinistra radicale dei democratici. Tuttavia, il suo nome circola come possibile futuro Speaker sui social media, con foto che lo ritraggono con il tradizionale martelletto.

A Capitol Hill, si sta profilando un imminente problema di gestione. Secondo il regolamento, lo Speaker ad interim, Patrick McHenry, ha poteri limitati e non può presiedere sessioni congiunte del Congresso o prendere decisioni senza il consenso unanime della Camera. In questa situazione senza precedenti, gli esperti sono divisi sulle leggi che potrebbero essere approvate.

Finora, l’unico atto di McHenry è stato quello di sfrattare Nancy Pelosi dal suo ufficio. L’ex Speaker democratica, attualmente in California per il funerale di Dianne Feinstein, non ha nascosto il suo rancore.

In conclusione, il caos nel Congresso degli Stati Uniti è tangibile mentre il Partito Repubblicano si divide nella ricerca del nuovo Speaker. Jim Jordan e Steve Scalise sono in corsa per la posizione, mentre l’ombra di Donald Trump si fa sentire. La gestione del Congresso rimane un problema irrisolto e la situazione è tutto tranne che chiara.